Che gruppo e che forza, nuoto azzurro alle stelle

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Corriamo in acqua e nella classifica. Azzurri sempre più da medaglia.

Copyright foto: Andrea Staccioli-Deepbluemedia/Insidefoto

L'Italia guida la classifica per nazioni

“Clamoroso al Cibali” disse in quel lontano fine campionato del sessantuno Sandro Ciotti -oggi,  per la cronaca l’Inter in casa ha perso - e se domani le cose dovessero andare come devono, magari il telecronista Rai Tommaso Mecarozzi potrebbe chiudere con “Incredibile a Copenaghen”. Ecco come siamo messi, e lo siamo benissimo, ormai combattiamo contro il medagliere a nazioni per stabilire nuovi record di gruppo. Non ci bastano i singoli o le staffette: questa è l’Italnuoto signori, anche oggi a segno di medaglie pesanti. Alla fine di domani saremo a ricordare (ancora) che di sport più vincenti in Italia, di questi tempi, è difficile trovarne e ne concorderà il Presidente Fin (e Len) Barelli.

Il Presidente Fin e Len, Paolo Barelli, con Fabio Scozzoli e Adam Peaty

Presidente che, quasi lo sapesse (e la fortuna aiuta gli audaci comunque), getta sempre acqua sul fuoco all’inizio. Questo è il falò odierno di medaglie, scoppiettanti come caldarroste dolcissime, piene di ogni benedizione natatoria. Partiamo con la Hosszu de noantri, Ilaria(ona, vista stazza e dimensioni) Cusinato  che, se per sua ammissione e contestuale dichiarazione del suo tecnico Stefano Morini, si allena “di qualità solamente al 50 per cento”, quando arriveremmo al successivo 50 le steppe ungheresi sentiranno il vento di Cittadella (città natale, Veneto). O meglio, della vasca talentuosa del Centro Fin di Ostia.

Duecento misti al femminile e vai con la rana maschile di Fabio “dedicato” Scozzoli. Dopo l’oro, oggi l’argento di cento, e via alla dedica a tutti coloro che ci credono sempre, nell’ordine: nella classe, nell’impegno, nella determinazione, nel non arrendersi mai e crederci sempre ripetuto mille volte. Poi la chicca del misto bronzeo femminile: contento per la Ferraioli, Erika che ha capito che la sfiga - visti i giorni precedenti - esiste solo se non hai un antisfiga a forma di compagni che sembrano dei supereroi. E veder sorridere sul podio la Pellegrini, oggi spettatrice dei suoi ex 200, non ha prezzo. Pensavate che la Divina non portasse sotto l’albero almeno una medaglia? Forza Italia, forza azzurri, domani sarà incredibile.

zicche@swimbiz.it

 

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