Il bronzo della tenacia

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Uno splendido bronzo che è poi inevitabile analisi…

Copyright foto: LaPresse

Grazie Paltry. Per un chilometro e mezzo lanciato così, tutto sprint finale a tutto gambe e braccia, forse non si poteva fare di meglio. Il bronzo della tenacia, perché Gregorio non molla mai, inutile dirlo. Nuota come sa, che vuol dire che poi tutta questa acqua libera si fa sentire come stanchezza. Che ti prende, ti attanaglia, ti spezza un po' le gambe… Una lunga carriera, splendida, in qualche modo si fa sentire. E’ indubbio che gli avversari crescano, le loro ambizioni pure, così come la freschezza che si portano con loro. Il fondo in piscina logora, è durissimo riconfermarsi dopo strisce da storia del nuoto come ha fatto il nostro. Con essa il peso delle tante gare e il trionfo negli 800 è stato sì la ciliegina sulla torta della bacheca, e nella bacheca dei trionfi di questo infinito campione.

Quindi il bronzo è meraviglioso, ma è certamente comprensibile bruci perché il regno non è più quello che è stato. E’ lo sport, è la vasca, alle volte impietosa. Anche se non si nuota mai per arrivare secondi, o terzi, Tokyo deve porre delle riflessioni. Inevitabile e giusto che sia. Lì sarà prima la piscina, poi il mare. La tenacia paga sempre, la classe pure. Ma bisognerà ben delineare il percorso. Forza Paltry.

zicche@swimbiz.it

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