Il coniglio dal costume

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Una apnea lunga 200 metri. Così vivremo nel pomeriggio la finale dei 200 m stile libero di Federica Pellegrini

Copyright foto: manolo greco-swimbiz

Se è vero che la gara regina sono i 100 stile libero al maschile e femminile, basta che i riflettori si accendano su Federica Pellegrini, la nostra numero uno, e tutto cambia a favore della doppia, i duecento: quasi avessimo vissuto la settimana di nuoto mondiale affascinati dal nuoto spettacolo in generale, ma poi al bar sport ti incontrano e all’improvviso ti dicono “a dottò, che fa oggi la Pellegrina?”. Lasciate stare lo storpiamento del nome, a Roma chiamavano Pupona la Filippi, ma  ti accorgi che tutto gira intorno a Federica. Come il cerchio perfetto, il nuoto spettacolo azzurro costruito intorno a lei. Poi, certo, c’è la gara. Vissuta di tattica e pretattica dalla veneta, così presumiamo. Che si qualifica, quinta, dietro le arrembanti che già di prima mattina giocano col filo rosso del record del mondo. Un gomitolo di sensazioni, come fa il gatto con il topolino. Ma chi sarà oggi gatto e chi topolino? Difficile dirlo perché gli azzardi nel nuoto sono cosa pericolosa, ma la speranza è tutta Pellegrini. Che tiri fuori dal costume – che ha cambiato per questa finale, non più quello del personal sponsor ma uno da “arena” nuovo - il coniglio acquatico magico. Ecco, serve una magia natatoria per avere Fede in questi 200 che mancano come ultima stella nella Divina cometa dello stile libero.
 
zicche@swimbiz.it

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