Il ct Butini e la croce dell’altura

Copyright foto: Swimbiz

Un piccolo capannello di giornalisti si forma rapidamente in sala stampa, allo Stadio del Nuoto di Riccione, per ascoltare le valutazioni di Cesare Butini, ct dell'Italnuoto. Partendo dal  lavoro in altura, foriero di pareri discordanti "Non è una novità assoluta. In questa stagione abbiamo voluto sperimentarlo sui velocisti, così lontano dagli Europei, per valutarne gli effetti e, eventualmente, reiterarlo. In questo momento, forse, non ha giovato: ad esempio, dobbiamo capire come mai, per assurdo, la 4X100 maschile non si sia qualificata": Arrivano i complimenti ai 'Moro boys&girls', consapevole che "Altri gruppi, ad esempio i 'Veronesi', hanno subito vari infortuni. Nonostante questo, la Fissneider ha risposto bene". Passa poi ai singoli, tra cui "Pellegrini bene, forse in questo momento il suo dorso non è al 100%. Scozzoli ha un posto certo - ribadendo quanto già dichiarato mesi fa a Swimbiz - Di Tora? In questo momento forse subisce un po' la carica dei giovani dorsisti. Sul discorso capitano, secondo me si potrebbe fare che ogni manifestazione abbia un suo capitano". Infine, s'intravede all'orizzonte il collegiale insieme al team Adn di Andrea Di Nino "Sono stato a Caserta settimana scorsa. Dobbiamo ancora incastrare le date, ma di certo si partirà dai giovani" dichiara il ct a Swimbiz.

 

moscarella@swimbiz.it

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