Il dolce addio di Annamay Pierse

E’ stata una delle grandi protagoniste del nuoto canadese. Ha detenuto il record mondiale dei 200 rana fino alle scorse Olimpiadi di Londra, quando la statunitense Rebecca Soni le ha tolto lo scettro per soli 12 centesimi.  Il picco ai Mondiali di Roma nel 2009, quando si piazzò seconda – sempre nei “suoi” 200 rana – dietro la serba Nadja Higl. Adesso Annamay Pierse, 30 anni da compiere nel prossimo mese di dicembre, ha deciso di dire basta. Non nuoterà più a livello agonistico, e per il Canada natatorio lascia un grande vuoto. Anche perché in patria è ancora molto amata: prima delle ultime gare al Mel Zajac Jr. Internazional (il meeting che si è tenuto a Vancouver la scorsa settimana), Annamay è stata sommersa dalle dimostrazioni d’affetto di parenti, amici e tifosi, da più grandi ai più piccoli. “E’ stato qualcosa di fantastico, erano tutti lì a salutarmi, è bello essere riconosciuti per quello che ho dato a questo sport negli ultimi 23 anni”. La Pierse è felice e lusingata, ma non solo: “Mi rendo conto di essere un esempio per le generazioni più giovani: ho fatto tanti sacrifici per ottenere i miei risultati, e queste dimostrazioni d’affetto valgono più di una medaglia e ti fanno capire quanto sia importante lavorare e fare sacrifici”. Ora inizia una nuova vita, non da atleta professionista, ma comunque da atleta: “Devo restare in forma – ha detto ridendo la Pierse – devo stare attenta all’alimentazione e alla cura del fisico”. E quando le viene chiesto, infine, cosa le manca di più del nuoto agonistico, Annamay non si nasconde: “Mi manca il mio allenatore, Joe Nagy, lo vedevo tutti i giorni: oltre ad essere il mio coach era anche un ottimo amico”. 
 
petrocelli@swimbiz.it
 

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