Il futuro di Thorpe

 "Il nuoto non è una cosa che pratichi per divertirti o per la compagnia. Ma continuerei ad allenarmi si, per rimanere in forma e tenermi impegnato. Ecco, magari non 60 ore alla settimana. Comunque rimarrei nel mondo del nuoto in qualche altra veste". A parlare è Ian Thorpe, in un' intervista a Jane Wehatley e riportata in Italia da "D", magazine del quotidiano "La Repubblica" uscito oggi. nell'intervista Thorpe spazia su vari argomenti: dalla voglia di ritornare all'agonismo, nuotando per l'Australia ai Mondiali di Barcellona 2013 e ai Giochi del Commonwealth del 2014, alla sua vita privata, smentendo i "rumors" che lo davano "Gay" e la voglia di sposarsi e mettere su famiglia. il campione australiano ha ammesso la possibilità di diventare in futuro Coach e di allenare: "Non lo escludo- dice Ian- A Sidney, ho insegnato a nuotare alla moglie del mio macellaio ed è stata una grande soddisfazione. Per cui, allenare, chissa? Vedremo" conclude "Torpedo".
 
guarnieri@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram