Il mondo visto da un trampolino, globalizzato

Copyright foto: martin alarie

L’uomo nella foto è Michel Larouche, una leggenda in Canada. Senza esagerazioni, perché, con le sue idee, ha edificato l’attuale, solido edificio dei tuffi canadesi. “Fu lui a lanciare Alex Despatie, due argenti olimpici, Meaghan Benfeito, Emilie Heymans… - commenta Max Mazzucchi, ex Azzurro e talent Swimbiz per i tuffi – prima di lui, il Paese investiva sugli orientali. E anche allora erano poi ‘comprati’ dall’Australia”. Sì perché Larouche lascia la foglia d’acero per Adelaide “Succede al messicano Sobrino, che nel 2008 portò Mitcham a strappare l’oro ai cinesi - l’Australia vuole tornare a quel livello ­- hanno investito molto in allenatori cinesi e ora puntano su Michel anche come organizzatore”. Il mondo, visto da trampolino e piattaforma, è vivace e pieno d’interazioni tra Paesi “Negli anni ’90 si provò a portare in Italia l’esperienza della Germania dell’epoca, ma i risultati delusero – va meglio, oggi, a Cosenza - con un’impronta ucraina che sta dando risultati, specie tra i giovani: ad esempio Giovanni Tocci. Ed è dai giovani che si giudica il lavoro svolto”. Mazzucchi stesso si allenò per un periodo a Los Angeles “E vidi come ci si preparava lì. Tania Cagnotto andò a Houston - e al ritorno in Italia - ci si porta dietro quanto si è visto e imparato”.
moscarella@swimbiz.it

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