Il nuoto? Non dorme mai

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Dopo Lucas, un altro coach straniero si affaccia alla corte del nuoto azzurro: scelta strategica per un’imminente Olimpiade o marketing bordo vasca?

Ecco, mettiamola così. Manco a Ferragosto, giorno più giorno meno, si può stare tranquilli. Fosse calciomercato, vista l’imminenza del campionato, uno capisce e se ne fa ragione. Ma trattandosi di post mondiale del nuoto, almeno qualche giorno di riflessione per tutti pareva scontata. Senza scomodare il religioso silenzio, almeno quello dei lavoratori della bracciata, quello sacro per riprendersi. Invece no. Il nuoto non dorme mai. Così come i social, nel senso di utilizzo dei mezzi, che ti tocca improvvisamente lasciare la frittura mista ferragostana, per occuparti dei misti, quelli delle quattro vasche per intenderci.

Ilaria Cusinato (Deepbluemedia)

La nuotizia la produce il medesimo Tusup il magiaro, quindi ungherese (e americano), ex allenatore (e marito, ma qui trasvoliamo la guerra dei Rose’s tra i due) di Katinka Hozzsu. Che annuncia in pompa magna di aver ricevuto la telefonata della nostra mista Ilaria Cusinato, nel motivo di trovarsi per diventare il di lei allenatore. Dove? A Los Angeles, un posticino non proprio dietro casa, che a calcolar chilometri Ostia sembrerebbe una frazione di paese sotto casa. Ostia e il suo centro federale che la nostra campionessa lasciò perché troppo “stretto”. Così come Stefano Morini, non più in sintonia acquatica con la veneta Cusi, che trovò a casa un buon allenatore veneto (Chinellato). Ci auguriamo, quando confermata (dovrebbero iniziare già lunedì) che la scelta e la motivazione siano al top, nell’anno olimpico dove nulla si può sbagliare.

Però mettetela così: coach Tusup allenerà un’avversaria talentuosa dell’ex moglie, e chissà Katinka cosa ne pensa di un eventuale successo dell’ex nel campo tutto suo (per ora) dei misti, con una diretta pretendente al trono. Cosa ci auguriamo? Il meglio per la nostra azzurra, e che il progetto prenda piede e mani. Senza interrompersi di botto come fu a Ostia. A L.A Tusup già allena un quindicenne, e sicuramente sa che con Cusinato più di un riflettore si accenderà, e magari a Los Angeles la Cusi troverà Università come lo fu in passato per altri azzurri. Unica domanda. Ma il magiaramericano quanto costa da allenatore, visto che il passato di Lucas non fu certo a buon mercato?

zicche@swimbiz.it

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