Il vero atleta si plasma da giovane

Copyright foto: Swimbiz

Quella di Walter Bolognani per i giovani, sembra essere una vera vocazione. Responsabile delle nazionali giovanili, ha fatto il punto, per Swimbiz, sulla situazione italiana. “Un problema che mi preme sottolineare è l'abbandono precoce(leggi qui). Il trend va invertito e richiede tempo. La crescita graduale da giovanissimi è la base per costruire un atleta che possa definirsi tale, con un incremento di lavoro costante e paziente”. A proposito di atleti a pieno titolo, in vista di Rio 2016 “Nicolangelo di Fabio e Simone Sabbioni possono già ambire a far parte della spedizione olimpica. Anche Rachele Ceracchi ha la caparbietà e il talento per farcela”. E aggiunge “Senza per forza dover parlare di Rio, Simona Quadarella ha ottenuto risultati che un atleta normale impiega tre o quattro stagioni a raggiungere. Anche lei può ambire a ottimi standard internazionali”. Per quanto riguarda la rana, impossibile non nominare Giulia Verona, classe '99, oro nei 200 agli Assoluti Invernali “Ha molta grinta, agonisticamente ha il pregio di essere ‘cattiva’. Siamo consapevoli che in Europa ci sono sue coetanee che vanno più veloci di lei, ma la strada che sta seguendo è quella giusta”. Swim Your Best è il nome del progetto di Arena e Federnuoto(leggi qui) che Walter Bolognani, insieme a Cesare Butini, sta portando avanti “E' già partita una fase di monitoraggio. I prossimi 14 e 15 febbraio, a Viterbo, parteciperemo con i sei di Swim Your Best, per fare il punto a livello agonistico. In primavera, poi, ci sarà un ulteriore passaggio con un possibile raduno”. Ogni tanto non gli mancano i senior? “accompagnare e allenare un atleta già esperto è, per un tecnico, un privilegio, ma credo che le mie risorse siano meglio sfruttate con ragazzi in crescita, in evoluzione - parlando di sogni - sarebbe bello poter allenare la Pellegrini, ma sono contento di essere una stampella sicura e un punto di riferimento per i miei ragazzi”. E conclude con un'analisi oltre confine, “Il Centro America ha buoni talenti, come il venezuelano Quintero, ma ha difficoltà a farli crescere in loco. Non la vedo come un'area geografica che potrebbe sovvertire equilibri storici. Si riproporranno le nazioni che conosciamo già. Sono ben organizzati i danesi, così come gli svedesi. La Germania mi pare invece in seria difficoltà”.
 
capilongo-broussard@swimbiz.it
 
Dal 23 al 25 gennaio, la nazionale giovanile è in collegiale al Centro Federale di Ostia.

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