Centoventi minuti di pura tensione, Javier Mascherano un gigante in campo, fino alla roulette russa dei rigori. Nella serata italiana, l’Argentina superava l’Olanda, ma in finale mondiale ci sarà anche un pezzo d’Italia. Era il 9 giugno, quando la “Stupenda e unica contaminazione tra nuoto e pallone” diventava realtà, grazie al lavoro di Christian Zicche, Luis Laera e Santiago Hirisig: la nazionale argentina di calcio prestava la sua immagine internazionale per Swimbiz-Vadox For Young. Un progetto benefico sull’asse Roma-Buenos Aires, per donare gratuitamente costumi da competizione a giovani meritevoli (normo e paralimpici) di Italia, Argentina, Spagna, Brasile. Da allora, Mascherano, Lavezzi, Orion, Anudjar, Aguero e compagni hanno iniziato la loro marcia verso la finale, sperando che l'iniziativa solidale portasse anche loro fortuna: palo della Svizzera agli ottavi, assalti infruttuosi del Belgio ai quarti e quei rigori a segno in semifinale, compreso quello del Kun Aguero. Si dice che tre indizi…
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