Il mondo del nuoto sta conquistando sempre maggiore spazio nell'ambito letterario. Sta crescendo il numero di romanzi e manuali che fanno dell'acqua il loro quid per eccellenza “Anch'io vorrei sempre più ritagliarmi uno spazio letterario che non prescinda mai dalla passione e attitudine per l'acqua e il nuoto. Ho appena scritto un racconto 'Il capodoglio solitario' e sto lavorando sulle ricerche acquatiche di Leonardo da Vinci” Così ci racconta, in un'intervista esclusiva, Valentina Fortichiari, ex agonista, giornalista e autrice di molti testi tra cui “Lezione di nuoto“ pubblicato nel 2009 dalla casa editrice Guanda. “Ho voluto raccontare la storia di Colette, una grande nuotatrice che durante l'estate del 1920 in Bretagna insegnò al figliastro Bertrand a nuotare – l’autrice stessa si è recata - nella baia dove nuotavano insieme. per descrivere meglio le suggestioni dei cinque sensi, legate alla natura e all'acqua. La metafora del nuoto nel mio racconto è la metafora di una 'lezione di vita'. Con Colette, il ragazzo diciassettenne diventa uomo“. Del resto, al nuotatore non è estranea “Una natura solitaria e riflessiva che assomiglia a quella dello scrittore“.
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