Kiwies, un abisso oceanico

Forse la federnuoto neozelandese ha sperato nella legge dei grandi numeri, quando ha mandato a Londra una delle sue più folte squadre di sempre: quindici atleti. La matematica, però, ha tradito i kiwies, perché l’unica atleta ad avvicinarsi a medaglia è stata Lauren Boyle, quarta per due secondi negli 800 stile. Almeno lei, però, si è potuta consolare a Istanbul strappando l’oro alle concorrenti nella stessa categoria; unica oasi nel deserto competitivo della Nuova Zelanda contemporanea. Gareth Kean e Matt Stanley hanno deluso alle loro prime Olimpiadi, Natalie Wiegersma si è addirittura ritirata dopo la debacle nei 200 misti. Le staffette, maschile e femminile, nemmeno hanno raggiunto le rispettive finali. Zero talenti, zero piani organizzativi, pochi fondi dopo ben tre piani di spending review in cinque anni; Boyle a parte, Glenn Snyders, record nazionale nei 100 e 200 rana ai Giochi, potrebbe essere l’unica ancora di salvezza per una nazionale acquatica che sta sprofondando in un abisso di dimensioni…oceaniche.
 
moscarella@swimbiz.it

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