L’ Attesa

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore:  L'Attesa. E' inutile nasconderlo, ma la nostra numero uno catalizza ogni pensiero e ogni sensazione acquatica per quando entrerà in acqua a Londra

Copyright foto: swimbiz

 Quattrocento metri tra dieci giorni, otto vasche da 50 metri, e la prima sfida della Divina nella terra di Sua Maestà la Regina. Questa mattina in un bar di Roma, quartiere Prati, due anonimi avventori "Aò Michè, ma secondo te a Pellegrini ja fa??". In una normale "battuta" da solito Bar Sport c'è tutto un cambiamento quasi sociologico del valore sportivo di un'atleta, la Pellegrini, che è riuscita dove nessuno era fin qui arrivato. Forse Tomba, quando fermava il pranzo di milioni di italiani con le sue discese. Ma un 'olimpiade , nemmeno la precedente d'oro, quella di Federica trionfatrice a Pechino, aveva avuto le medesime premesse. La chiacchera da bar, regno incontrastato del dio pallone,apre alla popolarità estrema della nostra atleta numero uno.Chi non riconosce la Divina come la più celebrata e attesa. I giornali ,la televisione , il web, tutta la comunicazione è ormai protesa verso di Lei. E si parla di tutto, di adesso, di domani e di poi. Condito del solito "colore" a sfondo sessuale che comunque tanto fa parlare chi è meno avezzo, e preparato, alla tecnica e alla disamina natatoria. Je la fa nun je la fa, con sportivi da bar che sulle distanze sono forse meno preparati che su un penalty. Ma conoscono realmente il valore di una vittoria della nostra super Fede. Perchè dietro Federica c'è l'attesa di un Paese aggredito dai mille problemi, dai mille stati d'animo che il calcio degli europei non è riuscito per un momento a far dimanticare, sul più bello di un finale che volevamo altro. Voi direte, forse troppa attesa, troppa responsabilità, troppa pressione.Ma non sono solo i media a caricare l'attesa, ma anche lo sportivo da Bar. Pellegrini molto potrebbe fare anche per un  solo momento al morale, anche se sportivo, degli italiani. Riconoscere che siamo bravi , anzi di più. Che anche se è difficile , difficilissimo come non mai, e più di quattro anni fa , forse, la si può fare. Scaramatici, ma speranzosi. Abbiamo perso tante certezze , ma non quelle di avere in acqua una delle più forti interpreti della storia di questo sport, dello sport. L' Attesa , come il titolo di un film...
 
zicche@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram