La nuova frontiera della pallanuoto? Normo e disabili insieme

Copyright foto: pierangelo vignati

"È un'attività promozionale e sperimentale in via di espansione". Questa, secondo Pierangelo Vignati, medaglia d'oro nel ciclismo alle Paralimpiadi 2000, è la situazione attuale della pallanuoto paralimpica italiana. "Il mio primo sport è stato il nuoto", racconta Vignati a Swimbiz, "Più tardi mi sono avvicinato alla pallanuoto, fino all'età di 17 anni, quando ho deciso di dedicarmi al ciclismo, grazie al quale sono arrivato alle Paralimpiadi". "La pallanuoto dei disabili è una realtà che esiste da un po', l'ultimo campionato è stato disputato nel '92", prosegue Vignati. "Dall'incontro con Roberto Valori – Presidente della Federazione Italiana Nuoto Paralimpico - è nato questo progetto di pallanuoto paralimpica come disciplina sportiva. Abbiamo così creato una squadra mista normodotati-disabili nella categoria under 20. Ci divertiamo molto a giocare". Tanto l'entusiasmo dell'ex campione paralimpico,"È una disciplina che abbiamo iniziato a sviluppare adesso e che ha bisogno di visibilità. Per ora ci stiamo espandendo in alcune regioni del nord, ma puntiamo a farci conoscere anche nel Meridione. I rapporti con la Finp sono ottimi, credono molto in questo progetto". A confermare il supporto da parte della Federazione è lo stesso Roberto Valori  "Abbiamo designato Vignati come responsabile del progetto. Negli anni '80 esisteva un circuito di pallanuoto per disabili, che era riuscito a sviluppare un campionato. Successivamente la Federazione non è stata più in grado di portarlo avanti e adesso, con qualche difficoltà, stiamo tentando di farlo rinascere". E conclude, "Si tratta di stabilire nuove regole. La formula di Vignati di unire normodotati e disabili – progetto Waterpolo Ability - potrebbe funzionare. È un progetto integrativo coi fiocchi, che porterebbe a reclutare un maggior numero di giocatori e a creare, quindi, più squadre. Siamo pronti a decollare".
 
capilongo-broussard@swimbiz.it

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