La sposa turca

Copyright foto: stefano nurra

Nelle scorse settimane, la Turchia è stata scossa da attentati di diversa matrice, ora politica, ora indipendentista. “Eppure, non si percepisce una reale situazione di disagio, di tensione” racconta a Swimbiz, Stefano Nurra, tecnico italiano che da un anno e mezzo vive e lavora nel Paese, gestendo il Centro Federale di Bursa(leggi qui). Lui, anzi, si prepara a mettere radici “A settembre sposerò una ragazza locale (foto). Ti potresti aspettare rigidi rituali e una forte religiosità, ma non è così. Ci sposeremo con rito civile e la cosa non turba nessuno. L’unica tradizione è che un parente del promesso sposo chieda la mano alla famiglia della ragazza: non avendone qui, si è offerto un mio collega soprannominato “l’esperto”, perché si è sposato sei volte – ma Nurra sottolinea – Bursa è a pochi km da Istanbul. A Kayseri, dove lavora Corrado Rosso, sarebbe diverso”. Continua l’opera di decentralizzazione del nuoto turco “Ha aperto un quinto centro federale, ad Adana – l’antica Antiochia – ma è dura rompere il duopolio di Galatasaray e Fenerbache, ricche e potenti nel nuoto come nel calcio e nel basket”. E da biomeccanico, Nurra ha visto tanti atleti internazionali “Lavorando col team Adn di Andrea Di Nino, mi ha impressionato il controllo del corpo che aveva Milorad Cavic; così come, ora, la professionalità di George Bovell a 31 anni – e azzurri – ho visto sicuramente una professionalità di quel livello in Federica Pellegrini: l’ultima volta, abbiamo lavorato ininterrottamente dalle otto del mattino all’una”.
 
moscarella@swimbiz.it

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