Lamberti “Morini grande coach già negli anni ’80”

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"Sono qui in veste di allenatore: sono quattro anni che guido la squadra di Brescia, fondata più di venti anni fa; gestiamo anche la squadra agonistica e qui abbiamo anche qualche giovanotto che si è qualificato per i campionati per la categoria "Ragazzi", che per quella degli "Junior", quindi, rivivo le emozioni del Foro Italico". Parola di campionissimo, parola di Giorgio Lamberti, anche lui a Roma per i Campionati nazionali di categoria. Al grande campione del mondo 1991 dei 200 stile libero abbiamo chiesto  un punto del mondiale di Kazan e del momento del nuoto azzurro: "secondo me - racconta Lamberti a Swimbiz.it - è stata una delle trasferte, se non la trasferta più importante e prestigiosa di sempre. Nel Nuoto italiano, che vada dal Fondo ai Tuffi al Sincro, ogni disciplina ha raccolto davvero il massimo. Immaginare come fosse il Sincro ai nostri tempi, in cui c'erano due meravigliose atlete, la Burlando e la Celli, che hanno precorso i tempi del Sincronizzato ed oggi ci sono addirittura sincro misti: è una meraviglia vedere questa evoluzione”. Tornando alle gare in piscina, "Gregorio (Paltrinieri n.d.a.), strepitoso. Mi commuovo perché l'allenatore Morini era già un grande allenatore di quella Nazionale degli anni Ottanta, quindi è come se vincessi io, immaginando la grande serietà del "Moro", la sua caparbietà, la sua esperienza, di cui beneficiano i vari Detti o Paltrinieri. Della Pellegrini, credo non si possa dire più nulla, visto che sono esauriti gli aggettivi. Eccezionali i ragazzi, eccezionale Magnini, anche lo stesso Orsi. Se l'aspettativa è per i Giochi Olimpici di Rio (2016, n.d.a.), immagino si debba dire di andare a fari spenti, visto che ci vuole sempre un pizzico di scaramanzia, arrivare in condizione ed avere anche un po' di fortuna". Lamberti ha salutato anche l'altro campionissimo presente al Foro, ovvero Max Rosolino: "Con Massimiliano c'è un rapporto "datato". L'ho seguito nelle "giovanili" negli anni dal 1995 al 1998 ed ho seguito la sua crescita, come quella di Emiliano Brembilla e di Domenico Fioravanti. Soprattutto con Emiliano c'era un affetto, un feeling già all'epoca e l'ho visto vincere tre ori agli "Euro Junior" del 1995, che furono un trampolino di lancio per lui, un cavallo di razza ed ha ottenuto tutto quello che meritava: è un grande professionista".
 
guarnieri@swimbiz.it
 
 
 

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