Levata di scudi dalla truppa australiana

Copyright foto: Swimbiz

Si sono usate spesso metafore belliche per descrivere il tentativo lento ma totale di riconquista del fronte natatorio in Australia. Anche questa volta, dopo l’ennesima bomba, si torna a parlare di difesa a spada tratta. Le dimissioni del presidente di Swimming Australia, Barclay Nettlefold, hanno lasciato un vuoto che i nuotatori cercano di colmare a parole e bracciate. Il capitano Brenton Rickard invita compagni e allenatori a rimanere concentrati sulla meta, Barcellona: “In questo momento dobbiamo preoccuparci solo di noi stessi e di cosa dobbiamo fare di giorno in giorno. Il team può continuare a nuotare e fare bene”. Insomma con o senza presidente l’allenamento prosegue. Più preoccupata Melanie Schlanger, d’oro (l’unico aussie) nella staffetta 4x100 a Londra, che teme la ritirata degli sponsor: “Ci sostengono perchè siamo atleti e negli ultimi trials si è visto un ottimo nuoto, quindi spero che continuino a supportarci”. Dunque ennesima caccia alla carica vacante (l’ex nuotatrice Nicole Livingstone si è già chiamata fuori) e strascichi polemici nocivi (Nettlefold minaccia le vie legali contro Swimming Australia). Solo la vasca dichiarerà il vincitore.
 
caminada@swimbiz.it
 
 

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram