L’importante è che se ne parli

Copyright foto: Ferdinando Mezzelani-GMT

Curiosità, interesse, forse persino timore. Quale che sia la ragione, il nome Italy compare spesso sui siti specializzati stranieri. Nel male, quando Swimvortex riporta le note vicende Coni-Fin. Sembra così sbiadita la foto di Madrid 2004 con Fabbricini, Barelli e il compianto Castagnetti a gioire tutti insieme. Nel bene, quando Swimmingworld avverte "Una Pellegrini concentrata sull'obiettivo creerebbe non pochi problemi a molte concorrenti" anche se forse era il caso di aggiornare l'immagine: lei insieme a Luca Marin. Una Pellegrini che attira occhi da direzioni multiple, se persino in una breve di l'Equipe, incentrata unicamente sul duello a distanza Bonnet-Muffat, si rammaricano così "A Milano, Muffat non si è potuta confrontare direttamente con Federica Pellegrini nei 200 stile". Ha fatto il giro del mondo anche il Govorov pacifista, ma non è la prima volta che si parla oltremare del team casertano Adn. Come, nei giorni scorsi, ha attirato le attenzioni estere l'idea dei collegiali di controllo della Nazionale a Ostia "Grazie ai quali - Butini docet - stiamo crescendo". E pazienza se qualche sito storpia i nomi come Caesar Butini o Alice Mizza. L'importante è che se ne parli.
 
moscarella@swimbiz.it

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