L’ultima corsa di Grant Hackett, pancia in dentro e sguardo a Rio 2016

Copyright foto: speedo press office

Gregorio Paltrinieri probabilmente non realizzerà il sogno di gareggiare a un’Olimpiade col suo idolo d’infanzia, a meno di un blitz di entrambi nei 400 stile. Più per la suggestione che per un reale confronto tecnico con Grant Hackett. L’azzurro ha già marcato la distanza col passato, strappando all’australiano il record mondiale dei 1500 m stile libero in vasca corta(leggi qui). Tuttavia, a Pasqua dello scorso anno Hackett regalò al mondo un easter egg d’eccezione: qualificato ai Mondiali di nuoto di Kazan 2015, a sei mesi dal suo ritorno all’agonsimo. Una frazione in batteria 4x200 stile libero, tanto bastò in a regalargli la 19° medaglia mondiale in vasca lunga. Solo qualche fugace inquadratura televisiva lo inseguì, dopo tanto clangore nei mesi precedenti. In fondo, il mezzofondo regalò già abbastanza temi come l’oro di Paltrinieri, gli exploit di Katie Ledecky o la fuga di Sun Yang(leggi qui). Ora, la favola di Hackett ritorna sui media anglo-sassoni con The Machine che promette al Courier Mail “Ho drasticamente cambiato a dieta, il mio fisico si è trasformato. Niente alcol, taglio a zucchero bianco e carboidrati”.Una vecchia questione, quella del fisico. Prima di Pechino 2008, più dei suoi risultati in acque libere fece discutere una foto della sua pancia (foto sotto) che il compagno d’allenamento Ky Urst ventilò come possibile fotomontaggio. Acqua passata, ora Hackett è uno dei trentenni terribili alla carica di Rio 2016. Come Paul Biedermann, pronto a lasciar posto al rinnovamento tedesco. Come il francese Fred Bousquet che, anche dopo un infortunio alla spalla, a Swimbiz.it commentò “Nessuno può impedirmi di sognare”. O come il capitano azzurro Filippo Magnini che, più di tutti i sopra citati, lega la sua straordinaria longevità agonistica alla continuità nei risultati.

 

moscarella@swimbiz.it

 

Grant Hackett nel 2008
Grant Hackett nel 2008
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