Maglione ancora Presidente: il grande freddo con Barelli

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Interncontinental Hotel di Budapest, elezioni Fina in primo piano e il Presidente uscente Julio Maglione è rieletto a stragrande maggioranza dopo un Congresso, dirà in una conferenza stampa caratterizzata da nervosismo e brusche risposte in spagnolo ai giornalisti "Cristallino, caratterizzato da regole chiare e rispettose della costituzione" costituzione che, aggiunge, la sua amministrazione scelse di modificare per apportare miglioramenti in seno alla Fina. I Vicepresidenti nominati, alcuni coinvolti in vicende giudiziare(leggi qui), scelgono di non parlare con la stampa.

Non l'altro candidato Paolo Barelli, Presidente Fin e Len e anch'egli Vicepresidente Fina. Circondato dai membri del Bureau della Ligue Européenne de Natation, in un'altra e più frizzante conferenza stampa, accetta il risultato del voto, conferma l'amicizia che per anni l'ha legato a Maglione e ribadisce quanto sempre chiesto in campagna elettorale: una buona ed efficiente governance per la Fina. Che passi da un maggiore supporto alle federazioni nazionali per l'attività agonistica e dal riconoscimento di un peso decisionale superiore per quei Paesi che grazie ai loro risultati oggi sono il vero traino degli sport acquatici. Ma soprattutto"Una governance senza conflitti d'interesse o ingerenze esterne. Il problema è che oggi non è Julio a prendere le decisioni". Un'eccezione è doverosa "Penso che i fondi per la lotta al doping debbano essere destinati a una delle agenzie già esistenti (è il caso della Wada n.d.r.)  totalmente indipendenti ed esterne a noi". Ma il grande freddo tra i due (e tra i rispettivi staff) è palpabile.

moscarella@swimbiz.it

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