Vincere un argento olimpico dovrebbe essere un’occasione di gioia per sé e per il proprio Paese. L’australiano James Magnussen, “The Missile”, nei 100 stile a Londra dimostrò di avere l’argento vivo addosso: secondo con un sensazionale 47.10 dietro all’inarrivabile Nathan Adrian. Eppure, una sua recente intervista al Sunday Mail in Sydney iniziava con un secco “Olympic flop James Magnussen…”. Insaziabili questi Aussie, come dimostra lo stesso Magnussen quando rivela che al termine di quella gara “Ero così deluso per non aver vinto l’oro da nascondermi dal mondo, troppo spaventato per uscire di casa”. Per fortuna, i suoi connazionali sembrano aver digerito il boccone ”La prima volta che ho trovato il coraggio di uscire fuori è stata così positiva da togliermi un peso dalle spalle. E’ stato una tale sollievo scoprire che la gente mi supportava, invece di mettermi sul carro dei perdenti”. La depressione post-olimpica, stavolta, ha solo sfiorato un’altra vittima.
moscarella@swimbiz.it
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