E Mark Spitz ringraziò Phelps, per averlo fatto ‘riscoprire’ ai giovani

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Mark Spitz oggi, intervistato dalla Nbc
Mark Spitz oggi, intervistato dalla Nbc

Lui c'era a Pechino 2008. E in diretta tv, con Michael Phelps in cuffia, Mark Spitz gli disse "Quello che hai fatto oggi è epico e il mondo ha visto quanto sei grande". Con 8 ori in una singola Olimpiade, Phelps aveva appena battuto il suo 7 perfetto di Monaco. Non poté nemmeno goderseli in pieno, quei 7 ori (e relativi record mondiali). La stessa notte un gruppo di fedayyin fece irruzione negli alloggi degli atleti israeliani, prendendo degli ostaggi. Spitz, in quanto americano ebreo, fu giudicato obiettivo a rischio dal governo statunitense e scortato d'urgenza fuori dalla Germania. Quando Phelps gli strappò il record, non c'era delusione nella voce di Spitz. Anni prima, in un ristorante piemontese, scoppiò a ridere(leggi qui) alla domanda di Christian Zicche, oggi direttore di Swimbiz.it, sulla possibilità che qualcuno potesse battere il suo record. "Ci vorrebbe un marziano" rispose. Da quel Trofeo Lavazza di Saluzzo cercò un infelice ritorno al nuoto. In seguito, fu più attento a non rimanere prigioniero del suo stesso mito. Tagliò i suoi celebri baffi, tagliò col passato diventando un uomo d'affari e 'motivatore' per aziende e club sportivi.

Pablo Morales, tornato dal primo ritiro agonistico e vincitore dei 100 farfalla ai Giochi di Barcellona 1992
Pablo Morales, tornato dal primo ritiro agonistico e vincitore dei 100 farfalla ai Giochi di Barcellona 1992

Ma neppure ha scordato il suo passato "Non potrò mai sfuggire alla personalità che ero, in quanto Mark Spitz -  ha dichiarato ieri in un'intervista per la Nbc - ho ancora un badge da partecipante ai Giochi di Monaco '72. Se è tutto quello che ho, è più di quanto la maggior parte delle persone possiede. Ho sempre pensato a me come un ragazzo normale, a cui è capitato d fare qualcosa di straordinario nella sua carriera sportiva". E ringrazia Phelps "I vecchi olimpici non muoiono, piuttosto svaniscono. All'improvviso, Michael Phelps ha ringiovanito quel che ero". In un mondo che va sempre più veloce, c'è il rischio di dimenticare la Storia e le personalità del passato. Le hall of fame nascono per prevenire tale rischio, ma a volte basterebbe anche solo una sezione 'storica' sui siti  web delle federazioni nazionali. C'è voluta Katie Ledecky per ricordare Janet Evans, che prima di lei unificò i record mondiali nei 400, 800 e 1500 stile. Ci vuole di nuovo Phelps, ora, per riportare in evidenza Pablo Morales. Tre anni fa Christian Zicche, ospite di Rai Sport(guarda il video), ipotizzò che Phelps tornasse al nuoto per battere il record di longevità di Morales, il più vecchio a vincere un oro olimpico dopo un ritorno all'agonismo. E proprio nei 100 farfalla,una delle gare preferite da Phelps, ma l'unica in cui nel 2008 non stabilì un record mondiale. Tesi che, ora, prende gradualmente piede sui quotidiani nostrani. Inseguire record ha, dunque, anche questa involontaria funzione di 'riscoperta'. E più che domandarsi se un giorno qualcuno supererà mai Michael Phelps, è lecito chiedersi se un giorno le sue gesta sportive saranno troppo datate per essere ricordate. 

moscarella@swimbiz.it

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