Metella “Sogno di battere Phelps”. Lacourt “Tempi limite ridicoli in Francia”

Copyright foto: florian launette/afp

Mentre in Australia Cameron McEvoy viaggia veloce sin 47”56 nei 100 m stile libero, 21”73 nei 50 e 1’46”71 nei 200, si nuota anche in Francia. Dove il Golden Tour, tentativo di creare un circuito professionale di gare(leggi qui), è stato ribattezzato Circuit Camille Muffat in omaggio all’ex olimpionica scomparsa l’anno scorso in un incidente di elicottero. Hanno aperto la tappa di Amiens i dorsisti, con l’infiltrato Florent Manaudou a stimolare (24”96) in batteria lo specialista Camille Lacourt (24”83) che poi ha vinto la finale in 24”67. A fine gara, il campione mondiale in carica sulla distanza non ha celebrato il momento, ma criticato i criteri di selezionale nazionale di questa stagione, molto selettivi “Sono rimasto esterrefatto, come tutti. Penso che la cosa migliore sarebbe stata mantenere i tempi di selezione dello scorso anno – più semplici, come ricorda l’Equipe – è strano che siano stati inseriti criteri del genere nell’anno olimpico. Alle selezioni olimpiche c’è poco da guadagnare e molto da perdere, non ha molto senso aggiungere tempi di qualifica difficili da ottenere. Rischiamo di qualificare solo 4-5 atleti ed è ridicolo” con la Fédération Française de Natation che si riserva il diritto di ripescare al massimo sei atleti e sei atlete. Ad ogni modo, lo stesso Lacourt ha poi stemperato i toni “Penso che la squadra francese sarà competitiva come lo scorso anno – e ha ammesso - non ricordo nemmeno i tempi richiesti nel dorso. Non perdo la testa e l’obiettivo è nuotare veloce ai campionati”. A Swimbiz.it, l’ex olimpionico Alain Bernard commentò così i tempi limite stagionali(leggi qui) “La nazionale sta vivendo un momento difficile. Tuttavia, con i duri criteri imposti dal ct sarà meno numerosa, ma più competitiva”. Intanto Mehdy Metella, speranza di una nazionale francese alle prese con un difficile ricambio generazionale, si carica così dalle colonne de La Provence “Se punto a una medaglia olimpica? Il mio sogno è battere Michael Phelps e a Rio 2016 avrò l’ultima possibilità di farlo. Non è imbattibile, è umano”.
 
moscarella@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram