Missy Franklin, campionessa olimpica nata tramite madre surrogata

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Cinque ori olimpici e undici mondiali tra dorso, stile libero e staffette. Un curriculum vitae, più che un palmarès, per Mellissa ‘Missy’ Franklin. Che al Wall Street Journal apre anche a un aspetto intimo della sua vita. Cresciuta in una famiglia molto religiosa del Colorado, non è la prima volta che Missy parli in pubblico dei suoi genitori e di quanto l’abbiano supportata. Ma non erano i soli “Sono arrivata in modo non convenzionale. Mia madre ha scoperto da giovane di non poter avere figli, così quando i miei genitori – ormai erano quarantenni – decisero di costruire una famiglia, esplorarono l’adozione o una madre surrogata come opzioni”. Scelsero la seconda, e presto avrebbero raccontato alla figlia come fosse nata “Sono sempre stati molti aperti sull’argomento e, insieme, abbiamo trattato la mia madre surrogata come l’amica di una famiglia speciale.

Insoddisfatta della sua prova alle Olimpiadi di Rio 2016, anche se la sua frazione in batteria nella 4x200 stile le è valsa un oro, forse incerta su come il suo fisico le risponderà d’ora in poi(leggi qui), è però Una Franklin a di nuovo sorridente, suo marchio di fabbrica. Tornata ad allenarsi alla sua vecchia University of California di Berkeley, divide un appartamento con una compagna di nazionale, trovando requie dallo stress della vasca attraverso la cucina greca e mediterranea. Mentre Usa Swimming annuncia i Ct per i prossimi Mondiali di Budapest, Greg Meehan per la nazionale femminile e Dave Durden per la maschile, Melissa Franklin mira a ritrovare i livelli di un tempo. Sempre supportata da tutta la sua famiglia.

moscarella@swimbiz.it

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