Olimpiadi in notturna, sincronizzare gli orologi… biologici

Copyright foto: Gian Mattia D'Alberto-La Presse

Come già ampiamente annunciato, le finali di nuoto alle Olimpiadi di Rio 2016 si svolgeranno in un orario insolito, come nel caso delle finali al mattino a Pechino 2008. Stavolta, si svolgeranno dalle 22.00 a mezzanotte circa, è questa decisione del CIO ha diviso il mondo degli atleti tra i favorevoli e non. A Swimbiz.it interviene il Dott.Lorenzo Marugo medico dell’Italnuoto, a proposito dei possibili effetti sui nuotatori “Tutto sta all’adattamento all’orario” – e continua  —“Il disagio, chiamato in termini tecnici Jet leg, è dovuto al fatto che il nostro orologio biologico sonno/veglia  viene scombussolato”. In questo caso, come afferma il medico: “l’accortezza dovrà essere quella di regolare il ritmo sonno/veglia sull’orario delle gare”. In poche parole è lo stesso discorso di chi lavori di notte, ad esempio un poliziotto. Per adattarsi, sostiene il medico: “ bisogna che gli atleti arrivino parecchio tempo prima dell’evento e organizzino la loro giornata sul modello di vita che effettueranno durante la competizione”. Ed ecco che assume ulteriore rilevanza il collegiale pre olimpico degli Azzurri a Santos(leggi qui). Sull’alimentazione, fattore fondamentale di una vita agonistica “consiglio, come per il sonno, anche il cambiamento degli orari pasti, onde evitare momenti di stanchezza o di livelli ormonali particolarmente bassi”— e conclude — “Tenere sotto controllo il cortisolo, onde evitare la rinuncia alle gare poiché un livello alterato vuol dire essere in condizione psicofisica di stanchezza e potrebbe causare danni muscolari”.
 
facchini@swimbiz.it

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