Padre, figlio e… si può fare

Copyright foto: Tommaso Rinaldi

Analisi su due binari della Nazionale italiana, quella che Domenico Rinaldi, tecnico federale, traccia a Swimbiz.it dopo gli europei di Rostock. “Il gruppo delle ragazze è stato molto competitivo, altrettanto non può dirsi dei maschi. Per quanto riguarda i miei ragazzi, non hanno fatto bene: non arrivare in finale 3 m è al di sotto delle loro possibilità”. Qualche motivo in particolare? "Tommaso Rinaldi ha avuto un problema alla spalla e quindi si è allenato con un po’ più di difficoltà. Michele (Benedetti n.d.r.) ha fatto molto bene tutto l’approccio alle selezioni fino ad aprile. Poi, però, abbiamo dovuto scaricare un pochino, considerando che ha quasi trentun anni e tempi di recupero diversi". Alla ricerca di giovani “per incentivare il gruppo maschile. Credo che nel giro di poco tempo riusciremo ad avere una crescita anche in questo campo”. Tripletta di ori per Tania Cagnotto a Rostock, come la vedi in vista dei prossimi appuntamenti? “In questi Campionati europei Tania ha offerto una prestazione di una maturità incredibile, se continuerà ad avere questo approccio mentale, e non ho dubbi, potrebbe rientrare tra le papabili per una medaglia”. Dopo Rostock, pensi che nell’ambiente qualcuno criticherà la scelta di Tommaso Rinaldi di partecipare al programma televisivo “Si può fare”(leggi qui)? “Chiaramente Tommaso prima di accettare si è confrontato con me, sia perché sono suo padre sia perché sono il suo allenatore. Solo noi sappiamo cosa ci può aver dato questo programma o cosa ci può aver tolto. Quando ha partecipato al programma, ha anche preso parte ai Campionati assoluti, qualificandosi. A questo punto ribalto la frittata: se un atleta che partecipa a un programma è comunque migliore altri che non lo fanno, qualcuno s’interrogasse”.
 
santini@swimbiz.it

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