Pellegrini, idea Tokyo 2020 e concorde con Swimbiz “Il nuoto all’Arena di Verona”

C’è, naturalmente, tanto nuoto con le Olimpiadi di Rio 2016 che si avvicinano. I 200 stile libero nel confronto recente con Kazan “Visto com’è finita? Che alcune favorite non erano in forma” perciò meglio non far calcoli fino al giorno della gara, a prescindere da una Sarah Sjostrom in più in corsia. Il binomio Pellegrini-Paltrinieri, mai dualismo. Greg fa il tifo per Fede portabandiera, lei ringrazia e dichiara “E’ un bravo ragazzo – inoltre – dopo l’oro di Kazan, la pressione maggiore è su Greg: tutti i media si aspettano che vinca. Io sono arrivata seconda e posso fare altro, più tranquilla: sì, il suo oro mi darà meno pressioni”. Sempre per combattere la tensione “Io e Filippo ci siamo iscritti a un corso di yoga – e vuol vivere la sua volata di carriera nel segno del divertimento, al punto che – nella mia testa, riuscire a fare la mia quinta Olimpiade a Tokyo 2020 mi attira, magari con un paio d’anni di pausa nel frattempo, ma senza smettere con la palestra. Il Giappone è anche uno dei miei Paesi preferiti”. Un’idea che accarezzò già due anni fa, dopo la vittoria nipponica nella candidatura olimpica(leggi qui). Ma da simbolo del nuoto italiano, dentro e fuori la vasca, la Divina guarda anche alla crescita del movimento. E indica la via da seguire in quello che da anni è un mantra di Swimbiz.it. Il connubio ben culturali-sport, sfruttando le piscine smontabili, nella cui produzione l’Italia è leader mondiale, per disputare meeting in scenari da sogno(leggi l’editoriale) “Cosa manca al nuoto? La spettacolarizzazione. Sarebbe bello fare un gare evento all’Arena di Verona, che ha le tribune, o in piazza San Marco – e per la gara d’addio in uno scenario del genere – Franziska Van Almsick, Camelia Potec, Laure Manaudou, Missy Franklin, Katie Ledecky, Femke Heemskerk e io ci metto un’altra italiana, Alice Mizzau. Organizzatela...”.
 
moscarella@swimbiz.it

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