Per mettere in moto il nuoto paralimpico

Copyright foto: lorenzo alibrandi

Da vero centauro, ama vivere le due ruote come scacciapensieri: in sella a una moto, ogni preoccupazione è coperta dal rombare del motore. “Per questo, dopo l’incidente(leggi qui), mi era crollato il mondo addosso” racconta a Swimbiz Lorenzo Alibrandi, ex pallanotista oggi nuotatore paralimpico Finp. “Devo ringraziare due persone per avermi spinto a reagire: Stefano Ristori che mi ha fatto conoscere il pilota di Moto 2 Simone Corsi, ed Emiliano Malagoli che con Diversamente Disabili Onlus aiuta i disabili a rimettersi in sella – e non è una mera questione di passione – per un disabile riuscire a guidare le moto adattate, prendendo la patente specifica, significa riacquistare la propria indipendenza e mobilità, soprattutto in città trafficate come Roma”. E come l’approccio col nuoto paralimpico “E’ uno stimolo a lottare, a dire: ho fatto questo, posso riprendere in mano la mia vita”. Oltre il valore sociale “Hanno saputo attrarre un title sponsor per un trofeo di motociclismo per disabli: la Bridgestone Cup”. In che modo? "Grazie alla novità. Si potrebbe ideare qualcosa di particolare anche nel nuoto paralimpico: ad esempio staffette miste normo-paralimpici – già ci sono esempi nella pallanuoto(leggi qui) - anche solo a titolo di esibizione, con i nomi più noti come Federico Morlacchi, Federica Pellegrini, Filippo Magnini, Cecilia Camellini... all’interno del Settecolli o di altri meeting. E magari, alla fine, il dono degli occhialini come simbolico supporto al nuoto paralimpico”.
 
moscarella@swimbiz.it

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