Per un pugno di scarpe

Copyright foto: Gian Mattia D'Alberto-La Presse

Povero Greg, ora anche per i calzaturifici serve il bollino rosso che segnali sostanze proibite. Nessun pesce d’aprile, l’episodio risale a qualche giorno fa. Gregorio Paltrinieri twitta il suo amore per le sneakers e per un marchio in particolare. Potenza dell’etere, si vede cinguettare un’avvertenza d'Oltremanica dal clorato giornalista Craig Lord “Bandito dalla nostra famiglia, Gregorio”. Perché il suddetto brand ha messo sotto sponsorizzazione un atleta dell’atletica squalificato due volte in passato per doping. Sarà una buona dose di humor britannico, notoriamente così sottile da non essere comprensibile a chiunque. O un richiamo al grande Robert De Niro nella commedia Mi presenti i tuoi?, quando detta la legge del “cerchio della fiducia”: chi tradisca la sua fiducia, è espulso dal cerchio familiare; e chi meglio di un vero Lord britannico può vestire i panni del censore, nella grande famiglia del nuoto? Lo scorso agosto, ebbe un acceso scambio di tweet prima con Federica Pellegrini(leggi qui) che scrisse “Purtroppo Craig Lord ha avuto sempre da ridire sulle prestazioni di noi italiani dai tempi di Alberto Castagnetti. Ormai lo conosciamo bene”; poi, via mail, con Christian Zicche, Direttore di Swimbiz, dopo che il britannico definì Roma 2009 prima un circo e poi una farsa(leggi qui). Ma suvvia, era agosto, il caldo si sa… mentre in quest’occasione il buon Greg spiega via tweet “Mi piacciono solo le scarpe, io odio il doping!”, ritwittato dal destinatario. All right?
 
moscarella@swimbiz.it
 
Gregorio Paltrinieri e il suo allenatore, Stefano Morini, hanno ritwittato l'articolo di Swimbiz:

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