Phelps di nuovo pokerista, ma stavolta è per beneficenza

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Passione comune tra gli sportivi, che lo accomuna, tra gli altri, all’azzurro Filippo Magnini. Tavolo verde, piacevole occasione per una pausa dal blu della vasca o, come nel caso di Michael Phelps, dai suoi numerosi impegni del post- carriera. Certo, poker e gioco d’azzardo ricordano sinistramente anche il punto più basso della sua vita, peggio di qualsiasi sconfitta: l’arresto per guida in stato d’ebrezza al ritorno da un casinò, il processo(leggi qui), la squalifica dalla nazionale e il lungo periodo di riabilitazione. Paradossalmente, toccare il fondo gli diede poi la spinta per riemergere più forte di prima. Una relazione stabile, la paternità, gli ultimi trionfi olimpici a Rio 2016. Un uomo rigenerato. Settimana scorsa, ha partecipato a un torneo di poker a Las Vegas, con l’intenzione di destinare le eventuali vincite in beneficenza alla Michael Phelps Foundation. Non ha avuto grande fortuna, ma non importa. Basta il pensiero.

moscarella@swimbiz.it

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