Popov, Rosolino, Paltrinieri. La danza applicata al nuoto di alto livello

Copyright foto: rai

L'iniziativa di Stefano Morini d'integrare l'allenamento dei suoi ragazzi con alcune ore di danza ha destato curiosità, ma anche dibattito. Eppure, le connessioni tra i due mondi(leggi qui) non sono una novità. Già il grande velocista Aleksandr Popov (quattro ori olimpici e sei mondiali) spese diverse ore con i ballerini del Bolshoi(leggi qui), affinando quella straordinaria sensibilità che lo contraddistinse in carriera. “Quando ho partecipato a Ballando con le stelle” commenta a Swimbiz il biondo del nuoto Massimiliano Rosolino, “Dal punto di vista della coordinazione, della potenza e della velocità delle gambe, ho tratto molto giovamento”. “Anche quando ero in Australia”, prosegue Max, “lavoravamo con una ballerina di danza classica che ci faceva fare degli esercizi per le gambe e per i piedi. Sono pratiche che stimolano la curiosità e che integrano il normale allenamento dei nuotatori. L'utilità è soggettiva, ogni atleta può trarre vantaggi diversi da queste pratiche alternative”. E conclude, “E' molto importante svolgere diversi esercizi prima e dopo l'allenamento, quali la posturale e lo stretching. L'importante è approcciarsi alle novità con entusiasmo. Solo in questo modo si possono ottenere dei buoni risultati”.
 
capilongo-broussard@swimbiz.it

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