Prove di Fede in notturna

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Le valutazioni saranno fatte giorno per giorno. Molto dipenderà dalle indicazioni dello staff scientifico della Fin e medico che seguirà a Verona, da lunedì 1 a mercoledì 3 febbraio, il primo test in notturna della nazionale italiana di nuoto. Poi,  come anticipato dal Dt Cesare Butini a Swimbiz.it(guarda il video), toccherà ai velocisti di Roma. Allenamenti, pasti e riposo slittano di 5 ore in avanti, simulando le condizioni che gli atleti troveranno alle Olimpiadi di Rio 2016, con l’orario d’inizio delle finali previsto per le 22.00. In vasca Federica Pellegrini e il suo gruppo, allenato da Matteo Giunta, gli atleti seguiti da Tamas Gyertyanffy al centro federale di Verona ed Erica Musso “Valuteremo gli eventuali disagi in cui potranno incorrere gli atleti – spiega Giunta a Swimbiz.it – ma non vorrei ci sia troppo allarmismo sulle conseguenze delle finali notturne, che riguarderanno più che altro chi disputerà più gare. Detto questo, sono certamente favorevole a questi test”. E già alle Olimpiadi di Pechino 2008, con le finali sposate al mattino, il nuoto dimostrò capacità di adattamento. Il mese scorso, Federica Pellegrini suggeriva di effettuare un test anche in gara(leggi qui) “So che al Settecolli dovrebbero spostare in avanti  gli orari di gara. Molto dipenderà , anche qui, dal responso dello staff medico-scientifico durante questo primo test”.

moscarella@swimbiz.it

Federica Pellegrini ha ritwittato l'articolo.

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