Quando l’amicizia è da medaglia d’oro

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“Il mio sogno è sempre stato quello di entrare a far parte della Nazionale olimpica, e sfiorare l’obiettivo non per una, ma per ben due volte, è stato davvero difficile da accettare”. La frustrazione di Elizabeth Pelton è tutta in queste dichiarazioni a un corrispondente di Usa Swimming. Sfuggita la possibilità di partecipare alle Olimpiadi di Londra, l’atleta statunitense ha cercato conforto nei compagni di squadra. Amici forse, più che colleghi. Eric Shanteau, Brendan Hansen, Natalie Coughlin, tutti hanno aiutato Elizabeth a capire come lo sport e le prestazioni atletiche siano cicliche. Il risultato? Due ori con le staffette 4X100 stile e 4X100 misti ai Mondiali di Barcellona 2013. Pensando ai problemi in casa Australia, la vicinanza dei compagni diventa fondamentale quanto i meriti di coach e psicologo nel superare blocchi di natura mentale. E senza disturbi, più o meno gravi: dall’uso di droghe alla depressione, ansia e attacchi di panico. Episodi che ci fanno ricordare come gli atleti siano sì campioni, ma prima di tutto esseri umani, con le loro paure e le loro debolezze.
capilongo-broussard@swimbiz.it

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