Quei tramonti del Settecolli, e il dorso nei cieli

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: l Cieli del nuoto, con un ricordo a Enrico Bisso, dorsista di classe.

Copyright foto: Swimbiz.it

Come sarà il Settecolli quest’anno? Una classica dalle aspettative infinite sotto il cielo di Roma. Ci siamo aspettati e augurati una serale, quando il tramonto della Capitale ha quei colori che solo a Roma, e la vasca s’illumina in un contrasto con il cielo blu scuro che ti fa venire i brividi romantici già da bordo vasca. Le stelle dell’acqua nella stellata della più bella piscina del mondo, un bordo vasca che un po’ anticipava Rio 2016 e riproponeva il 2001 quando la coppia Fioravanti-Rosolino splendeva di sera allo Stadio del Nuoto. Ma la Rai ha detto no, causa calcio europei concomitanti. Ce ne faremo una ragione, anche perché il nuoto ha bisogno di un palcoscenico tv tutto suo, senza concomitanze. E in questo e di questo stupendo palcoscenico acquatico se n’è andato oggi il primatista del dorso degli anni settanta, il genovese Enrico Bisso, primo italiano a scendere sotto il minuto in quella splendida distanza che sono i cento metri. Lui che fece una finale a Montreal 1976 nella staffetta mista con Paolo Barelli, Giorgio Lalle e Marcello Guarducci, starà a guardare il cielo all’insù. Privilegio dei dorsisti, anche in mezzo alle nuvole.

 

zicche@swimbiz.it

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