“Ich bin Berliner” disse Kennedy, aggiungendo però quell’ein che da queste parti tradotto voleva dire sono una ciambella. Acquatica diremmo noi, in questi europei al via con l’orso bruno simbolo della città a fare da apripista. E in effetti un po’ berlinese ti senti quando arrivi al Velodromo, swimming sport halle nella Berlino che fu fino al 1989 a Est e democraticamente grigia. Quel grigio è scomparso con botte di colore tra il blu e l’azzurro che dipingono i palazzi della ex rivoluzione socialista. Colore che ti apre il cuore, tra berlinesi grandi e piccoli che sciamano a frotte in bici, e un verde unico che con la qualità della vita è un gran biglietto da visita per chi come noi non ha tutta questa abitudine… Fin quando non chiedi indicazioni per l’Europeo: in “stadt”, in città, cartelloni quasi non ce ne sono, e pochi sembrano sapere del grande evento. Così come è un po’ tutto ancora under construction dalle parti del grande complesso natatorio. Certo manca una settimana al nuoto (e tuffi) in vasca, ma intanto si va di sincro e fondo. I tedeschi sono certo i numeri uno in, quasi, tutto. Ma cara Angela Merkel, lei mi cade un po’ sull’europeo. Il cielo è azzurro sopra Berlino, disse Marco Civoli quando qui vincemmo il mondiale di calcio: aspettiamo repliche dalla nostra nazionale acquatica. Porterà bene indicare i muri colorati d’azzurro? Forza ragazzi
zicche@swimbiz.it
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