Quella volta che superai Costamagna

Copyright foto: simone sforza

La velocità, le pinne, la presa corretta sul manichino, le prove in piscina o in mare. Per il brindisino Simone Sforza (dx in foto) “Il salvamento è uno degli sport singoli più spettacolari al mondo”. Specie in Italia: dagli Assoluti di Milano arrivano, tra gli altri, il record europeo 200 ostacoli di Silvia Meschiari (2’07”11) e quello nei 50 m manichino di Cristina Leanza (35”20) – qui per tutti i risultati. “Mi appassionò a questo sport Stefano Scatasta – racconta Sforza, che oggi abita a Torino – aveva fondato una società tutta sua, la Crono che, essendo piccola, gli permetteva di lavorare sulla tecnica dei singoli”. Perché la realtà del nuoto pugliese, oggi in crescita “Era fatta di società affollate, per mancanza d’impianti – a confronto con Torino – nella piscina dove nuoto ora, ci sono sia la vasca da 50 che da 25. Quand’ero a Brindisi, pagavamo la mancanza di preparazione in vasca lunga”. Gli resta nel cuore “Quando io e un compagno di squadra, mio grande amico, condividemmo il titolo di miglior nuotatore pugliese”. Ma, quando è al bar, racconta un altro episodio “Erano i Categoria di Viareggio, prove oceaniche. Il clima era burrascoso: onde alte, boe poco visibili. Si crearono vari gruppi e io, fortunatamente, mi ritrovai in quello che azzeccò la direzione – in un altro, che per poco non finì in mare aperto, c’era uno dei più grandi di sempre – Stefano Costamagna. Certo, finii la gara 21°, ma vuoi mettere la soddisfazione di superare un recordman come lui? (ride)”.
moscarella@swimbiz.it

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