Resumè Filippi

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore:  Un anno nuotato con la speranza di lidi sicuri. E oggi Alessia Filippi è vicina allo stop , istruttrice di nuoto con un futuro da ripensare

 Ecco è tarda sera quando una fonte a noi vicina ci racconta di una  Alessia Filippi istruttrice di nuoto in una piscina romana.Forse l’ultimo epilogo acquatico di una grandissima della bracciata che con questo dice addio alle competizioni, a quel mondo del nuoto che tanto ha avuto dalla Pupona, core acquatico made in Roma. E a questo punto, nell’attesa che Alessia dica come sarà il suo prossimo futuro,proviamo un resumè , almeno condensato all’ultimo anno. Per cercare di capire, o interpretare , perché si è arrivati fino a questo punto. Perché Alessia avrebbe ancora nelle corde , meglio nelle braccia, quella classe e quel galleggiamento per fare ancora la nuotatrice professionista. Proprio da lì voglio iniziare, da quella via crucis alla spalla, e dal suo non propriamente immediato recupero che tanto ha inficiato sulle prestazioni di un’atleta fortissima. Di chi le responsabilità? Di chi pensiamo non è riuscito a livello medico a trovare una via di uscita immediata, e la diagnostica a scoppio ritardato del caso è stata certamente uno dei primi elementi di nervosismo.Poi l’allontanamento dalla sua storica società, l’Aurelia,con tutte le tensioni contrattuali ad essa legate. E ancora l’illusione di rientrare nel circuito romano top class con l’Aniene, società che poi in fretta e furia chiuse il “caso” come non interessata, o forse lo era inizialmente, ma probabilmente la vicinanza con Pellegrini non consentiva due regine nello stesso club. Forse Alessia si è sentita per la prima volta senza una direzione, quando le Fiamme Gialle la accolsero –lei che da loro proveniva- ma questa volta in versione “civile”.E così ritornò la speranza e anche il tecnico di tanti tira e molla, ma di altrettanti successi, Andrea Palloni. D’un tratto sembrava tutto risolto, così anche la preoccupazione di Alessia di rientrare e di vedere un futuro più sereno e sicuro lungo la parallela dei suoi allenamenti. Che crescevano come i risultati, e l’interesse generale. Come quello delle Fiamme Oro a Riccione in pieno assoluto, riportato da noi di Swimbiz, che un po’ di polverone sulla vicenda sollevò. Il risultato fu un guardarsi torvo tra gruppi sportivi, e così nulla cambiò. Fino all’Olimpiade, e la prestazione non così entusiasmante da non aprire ingaggi sperati, oltre alla sponsorizzazione con il brand Arena. Per arrivare alla doccia fredda dell’ultimo periodo. Le Fiamme Gialle che si vedono impossibilitate al concorso per un ruolo effettivo, e il mondo del nuoto che pare più difficile da girare con i club. Avrebbe potuto forse trovare una situazione altra, in giro per l’Italia, Alessia la grande. Ma non lei , la Pupona, core de Roma, che nella Capitale  ha radici intrapiantabili altrove. Fino ad oggi, e il passaggio come maestra di qualche fortunato o fortunata allieva è forse l’ultimo atto in piscina. Forse
 
 
zicche@swimbiz.it 

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