Rio 2016, la rivincita d’Ilaria

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Tornata da Kazan, vince subito i 100 farfalla a Roma, sua gara preferita. Ilaria Bianchi non sbaglia e si aggiudica il campionato di categoria in scena al Foro italico, "Sono venuta qui molto volentieri - racconta la campionessa emiliana a Swimbiz.it, dopo la premiazione - anche per la mia squadra, le Fiamme Azzurre che ci tengono particolarmente. E con la stagione finita non mi costava fare tre giorni in più, poi mi piace gareggiare. Come tempo, 58"6 l'ho fatto a Kazan. Niente di esaltante, ma per la condizione in cui sono adesso va bene così”. Dopo l'infortunio alla spalla(leggi qui) “Ovviamente, per la prossima stagione, non mi accontenterò di questo tempo, nel modo più assoluto". Ragazza intelligente e mai banale (grande conoscitrice di motori e di auto, "sono una donna un po’ anomala" ci dice con garbato humour ...), Ilaria punta già alla stagione che porterà alle Olimpiadi di Rio, le terze nella carriera della campionessa del mondo un vasca corta 2012: "Mi sono resa conto quanto sia stato difficile preparare un mondiale in così poco tempo, dopo i guai alla spalla. In acqua si avverte". La Bianchi è atleta particolarmente rispettosa del pubblico e non ha mancato l'appuntamento con la bellissima piscina romana e i campionati di Agosto: "ci mancherebbe - ci racconta con un sorriso - fa piacere e poi gareggiare è sempre allenante, nel vero senso della parola. Siamo a fine stagione e ho fatto un "picco di lattato". Ripeto, lo faccio di cuore per le Fiamme Azzurre". Il 2015 è stato in parte compromesso dall'infortunioche le ha limitato particolarmente le possibilità di risultato e l'esplosività in acqua: "Sì, mi ha creato una marea di guai. Ho saltato uno step, parlando della "costruzione di gara". Durante la gara mi accorgevo che che mi mancava molto, considerando che dopo Doha, a dicembre e agli assoluti di Riccione facevo 57"7. Non immaginavo che mi limitasse così tanto". Il pensiero è ovviamente a Rio: "sì ci penso. Poi dopo lo "schifo" (ride n.d.r.) fatto a Kazan voglio riscattarmi perché poi non so quanto potrà durare ancora la mia carriera e per forza di cose, Rio è l'occasione per una sorta di rivincita. Dopo le Olimpiadi, vedrò cosa fare, perché comunque sono 20 anni che nuoto e il logorio esiste per un atleta. Ora non parlo di ritiro, perché voglio ancora nuotare. Magari con un ritmo diverso da quello attuale. Vedremo".  Con la speranza che la carriera d'Ilaria continui anche dopo il 2016, per quanto potrà dare ancora allo sport italiano.
 
guarnieri@swimbiz.it

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