Rompiture di ghiacci

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Nella (fredda)steppa acquatica russa. Molti si perdono, escono nuove corsie, gli americani toppano ma noi in quattro siamo meglio del bar sport..

Dopo la grande abbuffata dei synchro-tuffi a tutto (t)fondo di medagliere, la grande bellezza della corsia. E’ il nuoto ragazzi, quella vasca che a dispetto delle turbolenze di tecnologia che non funziona, fa già scalpore. In primis tenetemi al caldo Federica Pellegrini, capitanissima di ragazze veloci che fanno coppia e quasi copia incolla dei colleghi maschi. Magnini sembra uscito dalla doccia in zona mista, asciugamano bianco a protezione del pettorale già in forma, nel pomeriggio occhio ai moschettieri azzurri che se la guardano in altezza questa staffetta dagli americani go home, ed è la prima volta. Il resto? Bisogna rompere il ghiaccio e farsi la barba (Orsi) per il salotto buono acquatico delle finali. Nei 400 stile bene la Carli, a fronte di un frastornato e un poco centrifugato in batteria Andrea D’Arrigo, ventisettesimo . Non è giornata di coccodrilli, ma le otto vasche da cinquanta sono la prima vera battaglia navale con esclusioni celebri. Novità polacche in salsa egizia, il nuoto si trasforma, ma la conferma che noi in quattro lo facciamo sempre bene è più di una augurante certezza.
 
zicche@swimbiz.it

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