Ruffini e Vanelli da applausi, protagonisti anche senza podio

Copyright foto: Stefano Rubaudo

Ancora nuoto, ancora acque libere nell'inimitabile cornice di Copacabana a Rio de Janeiro. Ieri l'Argento di Rachele Bruni nella 10 km femminile(leggi qui), oggi tocca agli uomini. Simone Ruffini e Federico Vanelli, amici e compagni di stanza all'Aniene, - versione 'bionda' per l'occasione(leggi qui) - allenati dallo specialista come Emanuele Sacchi.

La distanza tra Poort e il gruppo, dopo oltre un'ora di gara (Rai Sport)

Come ieri, niente pontone allo start e si parte dall'acqua. La  'lepre' è l'australiano Jarrod Poort, che subito si lancia in avanti , mentre gli altri si schierano su due colonne. Al primo check cronometrico, Poort ha quasi un minuto di vantaggio sul secondo, l'olimpionico in carica Oussama Mellouli. In fase di studio Vanelli (5°) e Ruffini (9°). Dopo 48 minuti di gara, il campione europeo Ferry eertman prova un timido inseguimento all'australiano, seguito da Vanelli. Ma al rilevamento dei 5 km, il vantaggio di Poort è aumentato e si concede una pausa solo per bere. Il primo cedimento, finalmente, dopo un'ora e un quarto di gara. Ne approfittano il francese Olivier - allievo dell'ex tecnico di Federica Pellegrini, Philippe Lucas - il britannico Burnell e Ruffini. Ai 7.5 km, Poort è a 40 secondi da Mellouli e dal resto del gruppo.

Il sorpasso, a un'1h39', è portato da Weertman, che forma un quartetto di testa con Burnell, Mellouli e l'americano Jordan Wilimovsky. Ma il gruppo si ricompatta ancora, Vanelli e Ruffini in lotta per il podio. Al punto che serve il fotofinish. L'olandese Ferry Weertman all'ultimo brucia all'arrivo il veterano greco Spyridon Giannotis. Bronzo al francese Marc-Antoine Olivier. Ruffini e Vanelli 6° e 7°, ma è questione di un singolo secondo. Hanno fatto una gara stupenda, piazzandosi ancora una volta tra i primi 10. Unica nazione a riuscirci.

moscarella@swimbiz.it

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