Sasha Touretski: il mio padrino Popov

Copyright foto: Mirjam Kluka

Cognomi ed eredità pesanti da portare, quanta letteratura sui figli d’arte. Ma per Sasha Touretski, essere figlia e atleta di una leggenda è stato solo “Bellissimo”. Il padre è quel Gennadi Touretski che allenò campioni come Ian Thorpe e Michael Klim, ma soprattutto lo Zar Aleksandr Popov. Non è un caso che il nome di battesimo di Sasha sia Alexandra “Popov è il mio padrino. Ci vediamo ancora spesso qui in Canton Ticino. Già a otto anni, mi rendevo conto di vivere a stretto contatto col più grande velocista della storia - racconta a Swimbiz.it la bionda ventiduenne – grazie a lui è nato il mio amore per il nuoto. Quelli in piscina sono tra i ricordi più belli della mia vita”. Un’infanzia caratterizzata dagli spostamenti del padre. Russa di famiglia, oggi nazionale svizzera di nuoto, ma nata in Australia, a Canberra Paltrinieri si allenerà in Australia?  Penso sia il miglior posto al mondo per fare nuoto”.

Dopo che il padre si è ritirato - ma dà ancora lezioni private part-time - Sasha ha cambiato allenatore. Reduce dalla sua prima Olimpiade, Sasha punta a Tokyo 2020, ma non si è ancora qualificata ai prossimi Mondiali. Il Settecolli non è andato come voleva, ma si è consolata girando Roma con Zsuzsanna Jakabos. Come l’ungherese ha posato spesso per shooting fotografici “Ma non lo faccio per vivere”. Lavora nel reparto contabilità di un’azienda per pagarsi la vita da agonista e, in futuro, anche gli studi “Il nuoto svizzero sta crescendo, in un paio d’anni salirà di livello. E certamente ne vorrò far parte”.

moscarella@swimbiz.it

 

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