Se il futuro del nuoto è lo streaming

Il prossimo weekend, a Austin, torna l'Arena Grand Prix, appuntamento a tappe di Usa Swimming. Un business in grado di supportare 150.000$ di premi totali più, stile concorso a premi, una BMW per il migliore e la migliore atleta alla fine del tour. E, naturalmente, scende in campo anche la tv, quell'Universal Sports che l'anno scorso prometteva miracoli nel broadcasting del nuoto a stelle e strisce. Ma qualche fan si chiede che senso abbia mostrare solo due giornate su tre per tappa, privandoli ad esempio, nel caso di Austin, dei 1500 stile di Mellouli (se confermerà la sua iscrizione). Il tutto quando, contemporanemante, il sito di Usa Swimming regala il live dell'intero programma gare, fruibile in tutto il mondo. Lo streming è già elemento forte del nuoto americano, come spiegò anche Andrea D'Arrigo a proposito dello sport giovanile. Seppur di qualità non paragonabile a una vera tv, può inserirsi negli spazi che gli impegni multipli di un canale generalista non riescono a concedere. Una risorsa da sfruttare e potenziare. Anche in Italia.
 
moscarella@swimbiz.it

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