Silenzio, c’è Luca

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: All’ora della prima colazione vanno in onda i 100 stile. Velocità esplosiva, fisici oltre quota (in foto Manaudou), ma intanto…

Copyright foto: Swimbiz

Battersi in batteria di prima mattina in cento metri al ritmo di 48 (e rotti) secondi non è cosa semplice da capire per noi comuni terrestri. In acqua a Berlino è certo altra cosa, nel cultunuoto della specialità. Fisici spaziali, gente che al posto del pettorale ha la padella che da queste lande usano per farsi le uova sbattute di prima mattina: Manaudou (in foto), il francese possente oltre quota, è un miracolo che galleggi con tutta quella impalcatura muscolare, anche se poi da contro altare, qualche giro prima, noto il danese semisconosciuto Skaaning, gamba sottile e normale status muscolare. Suvvia, il collega francese che si gusta un normal coffee fianco a me, non espresso però, mi fa notare che il segmento cult è diminuito dalla stagione a tutta gomma: bibendum Bernard non è più testimonial della Michelin, adesso commenta tra i normali. Si scherza mentre tentiamo di svegliarci, ma nemmeno tanto in questo breve vortice di pensieri. Giusto appunto per gustarsi in silenzio la meraviglia dei due Luca azzurri, Leonardi-Dotto, in semi finale con i due primi tempi. Il tempo per notare anche l’occhiale da sole del telecronista Rai Tommaso Mecarozzi, un flash mattutino questi cento abbaglianti, e notare che lo starter è il clone di Roberto Del Bianco, il team leader azzurro. C’è sempre uno che ci assomiglia in giro per il mondo, è scienza statistica dice Piero Mei, inviato decano dei giornalisti italiani che se la gira con il trolley dappertutto e cappellino da golf d'ordinanza, e chissà cosa contiene oltre gli appunti. Silenzio, ci sono i Luca, gemelli della bracciata. Buttate la pasta in acqua, è l’Italia della velocità
 
zicche@swimbiz.it

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