Sport acquatici e streaming, un caso italiano

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Un esperimento partito da lontano, dai trials americani, proseguito con la Coppa del mondo di nuoto. Ora, la rete televisiva dell’Emilia-Romagna NuovaRete entra anche nei tuffi, con la tappa di World Series di Pechino (13-15 marzo). “Abbiamo avuto già un buon riscontro nel nuoto, anche senza italiani in gara – commenta Swimbiz Enrico Spada, giornalista dell’emittente bolognese – ora vedremo che effetto avrà sugli spettatori la presenza di Tania Cagnotto”. E’ la frontiera dello streaming, ancora poco battuta in Italia “Ancor più che sul digitale terrestre, è lì che puntiamo. La produzione è quasi a costo zero e abbiamo l’opportunità di mostrare le gare che non sono trasmesse dalle grandi emittenti”. E il costo dei diritti televisivi? “Quello è più alto, nell'ordine di decine di migliaia di euro per le gare Fina, ma avremo anche l’esclusiva italiana dell’Arena Grand Prix americano e del Mare Nostrum”. Gli sport acquatici come terreno d’investimento, anzi “Sono tra i nostri punti di forza”. E in cabina di commento, ex atleti come Massimiliano Mazzucchi per la gara di Pechino, già talent dei tuffi per Swimbiz.
 
moscarella@swimbiz.it

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