Tim Duncan, da nuotatore mancato a stella del basket per colpa di… Hugo

Copyright foto: manny millan

Cosa sarebbe accaduto se Michael Phelps avesse incontrato nella sua vita sportiva un atleta quasi 20 cm più alto di lui?  La storia del nuoto americano e mondiale sarebbe cambiata o sarebbe rimasta immutata? Perché in America un giovane nuotatore, vedendosi la struttura dove si allenava distrutta dal ciclone Hugo, all’età di quattordici anni si vide costretto a provare altri sport e si buttò nel basket. Stiamo parlando del pluricampione e stella della NBA Tim Duncan. Ebbene sì, il pentacampione dei San Antonio Spurs, prima di approdare nel mondo della palla a spicchi, era un giovane e promettente specialista nei 200 e 400 stile libero. Anche la sorella maggiore, Tricia è stata una nuotatrice: nel suo palmares c’è la partecipazione alle Olimpiadi dell’88 nei 100 e 200 dorso. Ma Duncan non è il primo caso di nuotatore mancato poi passato alla NBA. Pima di lui c’è stato Ernest Maurice "Kiki" Vandeweghe (ex allenatore dei New Jersey Nets), noto per aver inventato uno stile di gioco che prende il nome di “Kiki Move”: iniziò la carriera sportiva da nuotatore, ma poiché in quel periodo negli Stati Uniti il numero delle borse di studio per entrare nei colleges attraverso il nuoto erano pochissime, decise di dedicarsi completamente a un altro sport da lui molto amato, appunto il basket.
 
facchini@swimbiz.it

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp
Telegram