Tra Fede e Alice c’è di mezzo… la virata

 Qual è la nuotata perfetta? Non esiste, o meglio, non in senso assoluto. Ivo Ferretti, responsabile biomeccanico della Nazionale, diffida “dei teorici dispensatori di numeri- per questo, a Swimbiz, si definisce più un- tecnico dello stile che rapporta l’analisi biomeccanica, caso per caso, al singolo atleta”. Insomma, una scienza utile finchè dà indicazioni su quali progressi si siano fatti e quali punti deboli si debba limare, senza preconcetti. “Ad esempio, tutti dicono che Detti viri molto meglio di Paltrinieri. In verità, Gregorio guadagna due centesimi su Detti e uno su Sun Yang. E’ nella fase successiva che i due prendono vantaggio – dunque non un problema di virate- quanto di accelerazione: la forza di Greg è la regolarità, perciò deve migliorare l’accelerazione senza, però, strappi”, evitando, cioè, d' intaccare le sue doti da passista. Altro esempio, i 200 stile femminili degli Assoluti “nel confronto tra Pellegrini e Mizzau, la velocità di base è quasi identica: 1.63 m/s della prima contro 1.62 della seconda – il vantaggio di Federica su Alice – è nella capacità di virare, iniziare e finire la gara con un’accelerazione superiore”. Quanti progressi o difetti rimarrebbero nascosti “e quante variabili presenta l’idrodinamica”. Una scienza così complessa “che nemmeno il più moderno computer potrebbe progettare una nave efficiente senza che sia prima provata in acqua”. 
 
 moscarella@swimbiz.it

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