Tutti appesi alla corsia

Il punto acquatico - L'editoriale del direttore Christian Zicche

Il commento del direttore: Un mondo acquatico che non ha tempo di pressapochismi politici lancia l'allarme. Ma il tempo è sempre di meno.

Si dà un gran daffare il Presidente della Fin, e Len, Paolo Barelli. Direte voi, fa il suo. Su radio, giornali e agenzie di stampa, un martellamento mediatico incessante, per traferire il verbo acquatico in tutte le sue forme. La situazione è grave, con il maledetto e maldestro virus che nella sua trasparenza impalpabile diventa un nemico subdolo, difficile da snidare, difficile da prevedere. Nel nostro mondo, quello acquatico, le cose vanno di pari passo con il disastro economico globale. Ammesso e concesso che si possa vedere una piscina in funzione da qui a un tempo medio breve, tutto il resto è nelle mani di chi dovrebbe indicare la via con certezza.  Società sportive e gestori, e tutto il mondo degli operatori dello sport acquatico sono a gambe all’aria. Si discute e si rinvia però, e poi alla fine nessuno delinea un quadro chiaro di azione, un abisso di pressapochismo.

Barelli, intervistato dal Corriere dello Sport, parla di trascurata conoscenza, d’ignoranza in un ambito - quello dello sport - che è più di un terzo settore come abbiamo sempre indicato noi di Swimbiz.it. Insomma, si discute delle soglie di accesso ai bonus per i collaboratori sportivi, e non si delinea alcunchè di un Piano Marshall, come da tempo indicato dal Presidente Fin, per chi fa impresa nello sport acquatico, detassare e finanziare per impedire che le piscine non riaprano più. Il Ministro Vincenzo Spadaforaè fuori strada, e non è la prima volta che succede”. Come dire che parlare troppo di calcio e affini crea una confusione dentro il nostro mondo che si vede chiudere anche le ultime piscine che ospitavano gli allenamenti dei nostri top swimmers.

Fino al tredici del mese, poi si vedrà, cercando un appiglio nel decreto al permesso all’allenamento individuale, che se non è quello dei nostri atleti, non si capisce a cosa ci si riferisca. Apri e chiudi, chiudi e riaprirai senza una visione d’insieme. Finanche a parlare della fine di un quadriennio olimpico. E delle inevitabili elezioni federali che, come dice Paolo Barelli, incontrano, con tanto di comma e punto, l’ostacolo di regole e regolamenti chiari e non stravolgibili. Che pochi conoscono, con riferimento a testuale “Paese dove si legge e studia poco”, come a dire che i dilettanti allo sbaraglio anche nello sport non sono ammessi. Non i “dilettanti” che non sono altro che professionisti a tutto tondo, che operano e si allenano da temp. Ma i dilettanti che per le sorti di non si sa quale cabala trovano difficile scoprire un mondo tra le differenze tra la palla ovale e quella tonda. Insomma, tempo pochissimo, e grandissima confusione. Tutti appesi alla corsia, che rischia di rompersi rovinosamente. E allora. nemmeno il supereroe Barelli riuscirà poi nei miracoli di spiegare che l’acqua è calda, ma non per sempre.

zicche@swimbiz.it

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