Un 100 ai confini del mondo

Copyright foto: ap/fabian gastarena

Cina e Argentina, ma che velocità è? Ai Mondiali di nuoto di Kazan, i 100 stile libero vedono un Estremo Oriente sempre più pressante, - la nipponica Hoshi oro 200 farfalla e il connazionale Koseki 1° tempo entrando in finale 200 rana - anche in gare più "occidentali". Il cinese Ning Zetao (47”84) sfreccia in vasca, fa l’inchino e se ne va. Forse è solo un’eccezione, mancando grossi calibri come Magnussen, Morozov, Cielo, Manaudou e gli stessi azzurri Dotto e Orsi. O forse, come diceva tempo fa l’ex azzurro Luis Laera a Swimbiz.it “Bisogna fare attenzione in vista di Rio 2016: ci sono ottimi velocisti in giro per il mondo ed entrare in finale sarà una battaglia”. E proprio l’italo-argentino segnalava ai Giochi Panamericani, più che Santo Condorelli, l’argentino Federico Grabich(leggi qui) “Raccontano che faccia imbestialire il suo allenatore, una donna, perché non ha granché voglia di allenarsi seriamente. Non è neanche muscolato, eppure fa questi tempi”. Ebbene, Grabich mette la testa a posto e trova un sorprendente bronzo mondiale (48”12), con l’australiano McEvoy argento (47”95). L’est e l’ovest sul podio della velocità. Due serbatoi umani, Asia e Sudamerica, che non vanno sottovalutati nel nuoto del futuro e si confermano nei 50 dorso donne: Yanhui Fu oro, 27"11 col record del mondo distante 5 centesimi, argento per la brasiliana Medeiros (27"26), bronzo a un'altra cinese, Xiang Liu (27"58).
 
moscarella@swimbiz.it

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