Un capitano tra i bambini “In Italia è dura portare a scuola gli sport acquatici”

Copyright foto: nino russo

Capitano mio capitano, ma quando le chiedono se è una bandiera per la città di Catania, lei risponde “L’unica bandiera, inarrivabile, è Giusi Malato” storica centro-boa dell’Orizzonte Catania che tra fine anni '90 e inizio anni 2000 vinse tutto con la nazionale. Ma con quel nome che in azzurro porta sempre bene, Tania Di Mario, infinita capitana del Setterosa di Fabio Conti, non si pone limiti e potrebbe guardare anche oltre le Olimpiadi di Rio 2016. Ma oggi si è buttata in piscina con un altro obiettivo, promuovere l’acquaticità tra i bambini di Paternò, Catania, grazie all’iniziativa “Acquamica Nuoto Anch’io Arena” promossa da Arena in collaborazione con Fin e Kinder+Sport, che settimana scorsa a Roma ha avuto Gabriele Detti come protagonista(leggi qui) “Molto importante, perché in Italia portare lo sport a scuola, tra i bambini, è già un’impresa. Figurarsi gli sport acquatici, per i quali serve una piscina”. E saper nuotare significa anche salvare delle vite “E avvicinarsi all’acqua sin da piccoli è fondamentale per capire che è divertente: solo ciò che non si conosce può far paura”.
 
moscarella@swimbiz.it

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