Un colpo di thai, tra una bracciata e l’altra

Quante volte siamo rimasti incantati nel guardare, in tv o dal vivo, i nuotatori professionisti scivolare sull'acqua con le loro bracciate potenti, cicliche e la loro tecnica perfetta… Ma quando poi tentano di muoversi in posizione verticale "I movimenti sono più incerti - afferma a Swimbiz Silvia Senati, istruttrice e presenter italiana di aquafitness - dalla posizione orizzontale a quella verticale, nel fluido, cambia l'equilibrio, la postura, il modo di sentire l'acqua, anche per un nuotatore di livello che ha una propriocezione altamente sviluppata". L'importanza di diversificare l'allenamento, per migliorare le capacità condizionali, è notevole anche per il nuotatore agonista "i circuiti in acqua - dice Silvia in merito a questo - sono eccezionali per incrementare forza, velocità e coordinazione, programmi d’interval con cambi di frequenza. Anche il crossfit adattato all'acqua è un lavoro alternativo, con cambi d’azione, dalla corsa agli scatti, ai salti; tutto questo rappresenta un lavoro globale, accattivante, diverso, al fine di migliorare la prestazione". Si sa che la coordinazione è fondamentale e per perfezionarla può essere utile il nuovo metodo Water Thaifit, di cui Silvia è master trainer. Disciplina tutta italiana, che porta in acqua - utilizzando anche i sacchi H2Ofit, sacchi da boxe adattati all’acqua - il thaifit, metodo fitness ispirato agli sport da ring "un vero e proprio programma di allenamento, efficace, adatto a tutti. Nell'agonista può essere utile per allenare coordinazione, postura, arti inferiori e addominali seguendo dei movimenti a ritmo diverso da quello ciclico del nuoto".
 
ottaviano@swimbiz.it

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